Il 17 ottobre 2013 la campagna LasciateCIEntrare era a Brussels presso il Parlamento Europeo per l’evento “The Routinisation of Administrative Detention of Migrants and Free Movement of Citizens: Time to Explore Alternatives”, dove ha potuto presentare la propria posizione sui CIE, alla presenza del Ministro Kyenge, delle europarlamentari Costa, Flautre e Vergiat.
A prendere la parola è stata la Portavoce della Campagna Gabriella Guido, la quale ha sottolineato i due motivi principali per i quali la campagna LasciateCIEntrare è nata nel 2011.
Quello di non nascondere e informare l’opinione pubblica dell’esistenza di questi centri, e di quanto sia inutile inefficace e costosa la detenzione amministrativa e di come alcune leggi, come la Bossi Fini in Italia, siano solo vere e proprie fabbriche istituzionali della clandestinità.
Il secondo motivo è il fondamentale ruolo della società civile, spesso più “avanti” delle politiche reali, di metter di fronte le amministrazioni locali, i governi centrali e i nostri eletti parlamentari europei al fatto che questi centri rappresentano i nuovi lager segregazionisti del XXI secolo.
La portavoce ha sottolineato inoltre come le alternative ai CIE non solo sono possibili, ma anche urgenti. Chiedendo ai presenti di assumersi un’impegno concreto su questo tema, ha ribadito come il tema del superamento della detenzione amministrativa venga trattato anche in sede del prossimo Consiglio Europeo del 24 e 25 ottobre, che come annunciato sarà incentrato sul tema dell’immigrazione: per un’ Europa dei diritti, eguali, fondamentali ed inviolabili per tutti.
Una nuova forma di protesta, forse più violenta di una rivolta vera e propria. E’ quanto sta avvenendo da sabato 21 dicembre al CIE di Ponte Galeria. Hanno iniziato in 4, poi in 8 e da ieri in 15 migranti si sono CUCITI LE BOCCHE. Un gesto estremo, per denunciare quanto sia insopportabile il trattenimento nei centri di identificazione ed espulsione.
Quello che chiedono è la tutela della dignità umana, tempi di trattenimento o di espulsione più rapidi, assistenza legale e sanitaria. DIRITTI CHE SONO SISTEMATICAMENTE VIOLATI. La campagna LasciateCIEntrare è entrata nel CIE di Ponte Galeria sabato sera con i parlamentari di SEL Pellegrino, Zaratti e Bordo. Domenica con il Presidente del PD Gianni Cuperlo. Lo scorso ottobre il documento MAI PIU’ CIE era stato diffuso e presentato a Bruxelles e in Italia al Ministro dell’Interno, al Ministro dell’Integrazione, al Ministro degli Esteri, ai Presidenti delle Commissioni Speciali per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani del Senato e della Camera, e a tutti i parlamentari.
Oggi il parlamentare del PD di origine marocchina Khalid Chaouki si è “autorinchiuso” al centro di primo soccorso ed accoglienza di Lampedusa, per denunciare la presenza di alcuni migranti sopravvissuti alla tragedia del 3 ottobre scorso. Secondo i termini di legge in quel centro i migranti devono rimanere non oltre le 96 ore.
Questi centri sono il buco nero della democrazia e della politica italiana.
Non possiamo più aspettare: i CIE devono essere chiusi.
A seguito dei drammatici naufragi dello scorso ottobre a Lampedusa, la campagna LasciateCIEntrare denuncia che ad oggi ben 17 migranti sono ancora trattenuti nel Centro di prima accoglienza ed assistenza dell’isola in condizioni di grave limitazione della loro libertà personale.
Qui potete trovare l’ esposto al Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d’Europa, al Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, all’UNHCR, alla Commissione dell’Unione Europea e al Comitato Europeo per i Diritti Sociali.
L’ESPOSTO deve essere firmato ed inviato all’indirizzo: info@lasciatecientrare.it